Una visita guidata agli animali dell’immaginazione ispirata dal “Manuale di Zoologia fantastica” di J.L.Borges.
di e con Giulia Dall’Ongaro, Enrico Deotti, Francesca Mazza.
Installazioni di Cikuska.
Produzione Teatrino Giullare in collaborazione con Associazione Tra un atto e l’altro ed il contributo della Regione Emilia Romagna.
Bologna, Collezione di Geologia “Museo Giovanni Capellini” (Via Zamboni 63)
29 agosto 2020, ingressi prenotabili dalle 19:30 alle 21:30
30 agosto 2020, ingressi prenotabili dalle 16:30 alle 18:30
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria scrivendo a info.giullare@gmail.com
Gli ingressi sono prenotabili singolarmente o a coppie.
La performance rispetta l’attuale normativa contro la diffusione del Covid 19. Per accedere al Museo è necessario indossare la mascherina.
La durata della performance è di 30 minuti.
Spinto da una inesauribile passione per le strane entità sognate dagli uomini – dalla Fenice, immagine dell’universo, al Bahamut che lo sostiene, Borges ha perlustrato nel corso degli anni letterature e mitologie, enciclopedie e dizionari, resoconti di viaggio e antichi bestiari, scoprendo tra l’altro che la zoologia fantastica è percorsa da singolari, seducenti affinità: così, ad esempio, il Pesce dei Terremoti, un’anguilla lunga settecento miglia che porta il Giappone sul dorso, è analogo al Bahamut delle tradizioni arabe e al Midgardsorm dell’Edda. L’esito di questa sterminata ricognizione è un labirinto da frequentare come giocando con le forme mutevoli svelate da un caleidoscopio. Dagli animali già familiari, ma che tradiscono caratteri insospettati come il Drago, che sa svelare il suo lato ridicolo, o il Minotauro, «ombra di altri sogni ancora più orribili” a creature inquietanti come gli «Animali dello specchio», ridotti a riflesso servile dall’Imperatore Giallo dopo aspre battaglie, o l’Odradek che da sempre vive nelle nostre case. Da creature di cui neppure si sospetta l’esistenza, come lo Hidebehind dei taglialegna del Minnesota, che sta sempre dietro a qualcosa fino ai mostri più filosofici che ci conducono alla fondamentale questione finale: che cosa è umano?
L’evento fa parte di Bologna Estate 2020, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica.
Si ringrazia il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Bologna.