Teatrino Giullare crea spettacoli teatrali, installazioni, laboratori, rassegne, progetti speciali per il teatro e l’arte.
Dal 1996 cresce la propria ricerca artistica indagando la drammaturgia tramite la sperimentazione di artifici scenici e sviluppando una poetica originale che l’ha portato a realizzare allestimenti teatrali, installazioni e workshop in tutta Italia e in tournèe internazionali in 35 paesi del mondo (Europa, Usa, Canada, Cina, Argentina, Uruguay, Guatemala, Etiopia, Kenia, Russia, Turchia, Pakistan, India, Iran, Israele, Egitto, Marocco, Colombia, Venezuela…).
Gli attori artificiali, gli strumenti di trasformazione, deformazione, duplicazione, gli oggetti, le soglie, le estensioni e le protesi espressive, i campi di forza fisici e mentali sono gli strumenti di volta in volta creati per dare ascolto alla parola e riconoscimento all’evidenza, per indagare il lavoro dell’attore, la comunicazione teatrale, ricercare ed esaltare la natura più intima dei testi.
Il lavoro di Teatrino Giullare ha un’attitudine interdisciplinare e un’attenzione particolare è rivolta ai sistemi diretti a ottenere effetti estranei o non consentiti dall’ordine naturale o dall’aspetto immediato delle cose sfiorando sfumature simboliche e nel tentativo di rispecchiare la realtà senza riprodurla, tentando di essere in scena più umani degli umani.
La meraviglia è l’origine della conoscenza.
La Compagnia debutta al Corso di Drammaturgia di Giuliano Scabia al Dams, Università di Bologna, con ALCESTI di Euripide, seguono lavori su Aristofane (1996), Plauto (1997), la Commedia dell’Arte (1998), Shakespeare (2002) e scritture originali Re di bastoni Re di denari (1999), Fortebraccio contro il cielo (2003). Dal 2005 inizia il lavoro sulla drammaturgia contemporanea e del Novecento allestendo FINALE DI PARTITA di Samuel Beckett, ALLA META di Thomas Bernhard, LOTTA DI NEGRO E CANI di Bernard-Marie Koltès, LA STANZA di Harold Pinter, CANTI DEL GUARDARE LONTANO di Giuliano Scabia, LE AMANTI da Elfriede Jelinek, MENELAO di Davide Carnevali.
Nel 2009 produce COCO, primo allestimento italiano del testo incompiuto ed inedito di Bernard-Marie Koltès dedicato a Coco Chanel. Nel 2011 ha proseguito l’elaborazione del tema creando il soggetto originale COCO. L’ULTIMO SOGNO.
Nel 2016, in occasione del quarto centenario della morte di William Shakespeare, produce in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona e per la prima volta in Italia, un allestimento di ROMEO E GIULIETTA basato sul testo del Primo In-Quarto (Q1) pubblicato a Londra nel 1597.
Teatrino Giullare ha condotto numerosi seminari e workshops teatrali, tra gli altri al DAMS, Università di Bologna, all’Università di Firenze, all’Università di Venezia, al Museo Argentino del Titere di Buenos Aires (Argentina), alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Smirne (Turchia), alla Darpana Academy of Performing Arts di Ahmedabad (India), al Museo delle Arti Applicate di Belgrado (Serbia), al Museo Moubarak de Il Cairo (Egitto), al Teatro Nazionale di Tirana (Albania), al Centro di Educazione Culturale di Varsavia (Polonia), al Festival Iberoamericano di Bogotá (Colombia).
Tra i vari riconoscimenti ricevuti il Premio Speciale Ubu (2006), il Premio Nazionale della Critica (2006), il Premio della Giuria ed il Premio Brave New World per la regia al 47^ Festival Internazionale di Teatro MESS di Sarajevo (2007), Il Premio Hystrio Altre Muse (2011), l’Excellent Play Award della Central Academy of Drama di Pechino (2019), il Premio Rete Critica (2020), il Premio Hystrio Digital Stage (2021).
crediti
direzione artistica:
Giulia dall’Ongaro, Enrico Deotti
sostenitori:
Regione Emilia Romagna
sostenitori singoli progetti:
Comune di Sasso Marconi, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Comune di Valsamoggia, Comune di Monte S.Pietro, Comune di Casalecchio di Reno.
per la realizzazione del sito si ringraziano
Cikuska (disegni)
Mauro Oggioni, Mario Sabbatani, Giovanni Tomassetti, Melissa Iannello, Chiara Sbrana, Rosalba Amorelli, Stefano Vaja, Nicola Boccaccini, Luca dal Pia (foto)